martedì 5 febbraio 2013

AGENDA MICHELE 14 PUNTI PER UNA ITALIA NUOVA

 

L’AGENDA MICHELE IN 14 PUNTI

 1)     FISCALITA’:
  • Detrazione di tutte le spese documentabili
  • Irpef al 75% sui redditi da un milione di euro.
  • 45% per i redditi da 70.000 euro a 200 mila euro
  • 49% per redditi da 200 mila euro
  • Contribuzione del 60% per i capitali scudati
  • Lotta all’evasione anche mediante impiego delle forze armate.
  • Ripristino del reato di “falso in bilancio”.
  • Ripristino dell’albo clienti-fornitori per le imprese.
  • Tracciabilità per i pagamenti delle imprese a partire da 300 euro.
  • Abbassare la pressione fiscale per i redditi medi e bassi di tutti i lavoratori, autonomi e dipendenti
  • Aumento delle imposizioni sulle transazioni finanziare.
  • Tassare del 23% le rendite finanziarie
  • Tassare del 5% i diritti televisivi.
  • Tassare del 5% gli utili del comparto pubblicitario.
  • Rimodulare la tassa automobilistica in base all’emissione di anidride carbonica.
  • Eliminare l’IMU sulle prime case con rendita catastale fino a 2000 mila euro.
  • IMU al 10% su case con rendita catastale superiore a 2000 mila euro.
  • IMU al 20% per quelle di valore superiore al milione di euro.
  • Aumentare al 20% l’IMU su ville di pregio e castelli
  • Introdurre tassazione del 10% sugli utili delle imprese del settore del lusso.
  • Dimezzare le addizionali Comunale e Regionale per i redditi entro i 20.000 euro
  • Raddoppio per redditi superiori a 80.000 euro.
  • Recuperare i 98 miliardi di euro evasi dalle società di slot machines
2)   RISORSE ED ENERGIA:
  • Progressivo passaggio a fonti di energia rinnovabili mediante il ricorso alla FISCALITA’ AMBIENTALE che favorisca produzioni a basso impatto ambientale e penalizzi industrie energivore. Nello specifico:
  • Ridurre del 10% il consumo energetico negli edifici pubblici con  eliminazione di sprechi e miglioramenti strutturali.
  • Eliminare gli incentivi alla combustione dei rifiuti.
  • Raddoppiare, per le imprese distributrici, la quota di risparmio energetico
  • Eliminare l’IVA sull’installazione del solare termico
  • Detrazione dai redditi delle spese sostenute per l’installazione dei pannelli solari e per la produzione di acqua calda
  • Estendere i benefici del conto energia a tutte le forme di energia prodotta con fondi rinnovabili.
  • Divieto di produzione e vendita  di motori elettrici a bassa efficienza energetica e dei frigoriferi di classe B
  • Incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici
3)     TERRITORIO:
  • Messa in sicurezza del territorio
  • No alle grandi opere (Tav Val di Susa 22 miliardi, Ponte Messina 4, Gronda Genova 6, ecc.)
     ed al consumo di territorio.
  • No agli inceneritori ed ai termovalorizzatori.
  • Incentivi alla diminuzione degli imballaggi e promozione della cultura del riuso.
  • Attuazione di un piano sostenibile di ritiro differenziato, riciclo e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
  • Riaffermare l’acqua bene comune e sottrarla alle logiche del profitto.
  • Incentivare la riduzione degli sprechi di acqua.
  • Aumentare i canoni di sfruttamento delle sorgenti legandolo alla quantità di acqua imbottigliata.
  • Ristabilire il Fondo per la ristrutturazione e l’ammodernamento della rete idrica
4)     RAPPORTI INTERNAZIONALI:
  • Ritiro da tutte le missioni all’estero.
  • Abbandonare la costruzione dei 90 cacciabombardieri, dei quattro sommergibili e delle 2 fregate.
  • Riduzione  del 50% delle spese militari.
  • Uscire dalla Nato e costituire il Consiglio  Europeo per la Sicurezza  che rifiuti ogni ingerenza nelle questioni interne dei paesi e che rifiuti il ricorso alla guerra.
  • Riconvertire le produzioni militari in civili
  • Impiegare le forze armate dello Stato per attività civili
5)     LAVORO:
  • Abolizione della legge 30 del 2003 e del successivo d.lgs 276/03.
  • Credito di imposta per le imprese che stabilizzano a tempo indeterminato i precari e i lavoratori a tempo determinato
  • Riduzione dell’orario di lavoro;
  • Creare nuovo lavoro nella manutenzione del territorio.
  • No a nuovi centri commerciali mediante incentivazione pubblica al consumo a km 0 ed alla filiera corta.
  • Introduzione del Reddito Minimo Garantito.
  • Tassare il lavoro interinale
  • Garantire il sussidio di disoccupazione
  • Favorire e finanziare la piccola imprenditoria locale
  • Adottare il software libero nella Pubblica Amministrazione.
  • Promuovere e favorire le nuove forme di economia ( Distretti di economia solidale; Gruppi di acquisto solidale; Orti urbani; Finanza Etica; Agricoltura biologica)
  • Inserire i prodotti “fair trade” negli appalti pubblici.
  • Favorire il lavoro a distanza
  • Sostenere le società “no profit”
  • Penalizzare le Aziende e le produzioni a forte impatto ambientale e che generano  danno sociale
6)     LEGALITA’:
  • Lotta senza quartiere alla criminalità organizzata anche mediante utilizzo delle Forze Armate.
  • Istituire una  Agenzia per i beni confiscati.
  • Rendere obbligatoria la denuncia per il reato di estorsione.
  • Pene certe e più severe per i reati di mafia estorsione ed usura.
  • Perseguire più incisivamente il reato di voto di scambio;
  • Istituire il reato di autoriciclaggio.
  • Fornire alla Giustizia più risorse e mezzi anche mediante la riorganizzazione di tribunali e procure, con l’obbiettivo di ridurre notevolmente i tempi della conclusione dei processi. Rendere assolutamente incompatibili incarichi di governo a qualsiasi livello con impieghi pubblici o privati o con attività professionali.
7)     BANCHE:
  • Impedire in modo assoluto i rapporti tra banche europee e paradisi fiscali
  • Riportare a proprietà e gestione pubblica la Cassa Depositi e Prestiti e la Banca d’Italia.
  • Abolizioni di cariche multiple nei consigli di società quotate in borsa
  • Impedire gli intrecci azionari tra Banche e Società
  • Rendere effettiva la partecipazione dei piccoli azionisti
  • Rendere corresponsabili gli Istituti Finanziari nelle perdite generate dai prodotti proposti
  • Introduzione di un tetto massimo di stipendio del management delle Aziende
  • Eliminazione delle Stock Option
  • Abolizioni dei Monopoli e delle Posizioni dominanti di mercato
8)     DEBITO PUBBLICO:
  • Censire i possessori del debito garantendo con l’intervento dello Stato solo le quote di debito detenute dalla famiglie (risparmi  privati investiti in BOT o altri titoli di Stato).
  • Rifiutare ogni forma di variazione della Costituzione tesa a garantire le banche ed il mondo finanziario. (Pareggio di Bilancio).
9)     ISTRUZIONE:
  • Messa in sicurezza e ristrutturazione delle strutture scolastiche.
  • Ritorno ad un  sistema di istruzione teso alla formazione di “coscienze civiche” e di cittadini e non solo di “forza lavoro”.
  • Potenziare l’autonomia scolastica
  • Aumentare i fondi per il diritto allo studio e portare a 16 anni l’obbligo di istruzione ed integrazione
  • Sostenere l’Università pubblica.
  • Rifinanziare il diritto alle borse di studio
  • Aumentare le disponibilità di alloggi universitari anche mediante nuova edilizia scolastica.
  • Nessun finanziamento alla scuola privata.
  • Istituire nuovi percorsi di formazione ai “media” a partire della scuola primaria.
10)   MEDIA:
  • Accesso gratuito alla rete. Copertura ADSL su tutto il territorio
  • Introduzione dei ripetitori WIMAX
  • Allineamento all’Europa delle tariffe di connessione Internet
  • Abolizione del finanziamento pubblico alle testate giornalistiche.
  • Definire norme precise contro i “trust” ed i conflitti di interesse.
  • Difesa del servizio pubblico reso indipendente dalla politica.
  • Attribuire le frequenze televisive  mediante asta pubblica rinnovabile.
  • Abolizione  totale della pubblicità su un canale pubblico e limitazione mediante norme che stabiliscano tetti massimi di pubblicità su tutti gli altri canali, pubblici e privati.
  • Vietare la pubblicità in fasce orarie protette, dedicate ai bambini.
  • Abolizione della Legge Gasparri
11)   RICERCA SCIENTIFICA:
  • Incentivare la ricerca scientifica di base stanziando fondi per i filoni applicativi che contribuiscano alla riconversione ecologica delle industrie, alla decrescita degli sprechi e del fabbisogno energetico.
  • Concedere ulteriore credito di imposta a chi assume ricercatori.
12)  DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONE:
  • Abolizione delle Provincie; Dei rimborsi elettorali
  • Adottare il “BILANCIO PARTECIPATO” nei Comuni.
  • Attivare a tutti i livelli i referendum propositivi ed abrogativi.
  • Rendere obbligatoria la discussione delle leggi di iniziativa popolare entro tre mesi dalla presentazione e pubblicare on-line tre mesi prima dell’approvazione i testi definitivi aperti alle osservazioni dei cittadini.
  • Accorpare i Comuni con meno di 5000 abitanti.
  • Ridurre a due mandati le elezioni per i parlamentari e per ogni altra carica pubblica.
  • Divieto esercitare altra professione o di cumulare cariche  durante il mandato.
  • Ineleggibilità per i cittadini condannat
  • Abolire le Autority ed istituire la Class Action.
  • Eliminare totalmente i conflitti di interessi tra enti pubblici ed imprese private.
  • Ogni impresa controllata e/o partecipata da Enti locale dovrà trasformarsi in Agenzia pubblica.
  • Accesso in totale trasparenza a tutti i dati inerenti contratti, compensi, incarichi, consulenze ed appalti assegnati dallo Stato o da qualsiasi altro ente pubblico.
  • Dimezzare il numero dei Parlamentari.
  • Compenso parificato alle retribuzioni medie nazionali
  • Eliminazione di  qualsivoglia “privilegio” o vitalizio connesso ad incarichi elettivi. 
  • Abolizione delle doppie e triple pensioni
  • Tetto massimo per ogni pensione di 5.000 euro lorde al mese
  • Nessuna forma di finanziamento pubblico né a partiti né a giornali. I partiti e le organizzazioni politiche potranno finanziarsi tramite “tesseramento” e finanziamenti privati dichiarati in bilancio.
  • Eliminare ogni buonuscita per incarichi pubblici
  • Modifica della legge elettorale
13)  TRASPORTI:
  • Promozionare il trasporto pubblico mediante impiego del treno anche per il trasporto merci.
  • Potenziare le linee locali di collegamento con lo sviluppo di ferrovie locali per i pendolari.
  • Favorire e d incentivare la mobilità urbana sostenibile (piste ciclabili, car sharing, taxi collettivi,)
  • Rilanciare i servizi integrati di metropolitana e ferrovie
  • Disincentivare l’uso dell’auto privata.  
  • Chiusura dei centri storici mediante potenziamento del trasporto pubblico.
  • Ripensare il concetto di città. Il territorio non è “merce” da consumare ma luogo di incontro, socializzazione e come tale va usato per favorire l’incontro tra persone anche mediante arredo urbano e valorizzazione della bellezza architettonica.
14)  WELFARE:
  • Istituire i “livelli minimi di assistenza” gratuita  e garantita per tutti e sotto i quali non si deve mai scendere.
  • Potenziare i servizi alle famiglie costruendo asili nido.
  • Incrementare i servizi per i non autosufficienti.
  • Ripotenziare il fondo sociale per l’affitto per  le classi a basso reddito.
  • Finanziamento in ogni regione dei Centri Antiviolenza
  • Potenziare i servizio sanitario pubblico aumentando i servizi di base e rendendoli accessibili sul territorio.
  • Abolizione dei  finanziamenti  agli ospedali privati
  • Ripristino delle USL  che non agiscano con fini aziendalistiche di profitto.
  • Eliminare i Centri di Identificazione ed Espulsione
  • Abilitare corsi gratuiti della Lingua Italiana e favorire l’inserimento scolastico dei bambini stranieri
  • Istituire Centri di Aggregazione Giovanili Policulturali
  • Risanare  le strutture penitenziarie e favorire misure di detenzione alternativa mediante finanziamento di borse di lavoro.








 

 
 
 
 

4 commenti:

  1. I have a dream...........!
    Comunque qualcosa ce l'abbiamo già (tipo i livelli essenziali di assistenza).
    Altra cosa che vorrei dirti è: il numero dei parlamentari non deve essere dimezzato. Deve essere ridotto ad un quarto lo stipendio. Se dimezziamo il numero favoriamo la compravendita, diminuiamo le voci e lasciamo intoccabile la casta.

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    1. PROFESSIONE POLITICO

      In questi giorni, dopo lo scandalo dei rimborsi allegri ai consiglieri regionali del Lazio e non solo, sento più politici indignati prendere le distanze dall’accaduto che politi impegnati a far politica.
      Come al solito nel nostro paese tutti sembrano all’oscuro di cose che sono all’evidenza. Tanto che mi sorge un dubbio: Se tutti lo sanno e nessuno denuncia, questo significa si è conniventi. Se invece si è all’oscuro realmente, questo significa omissione di controllo.
      In entrambi i casi la classe politica è colpevole. Oggi tutti si stracciano le vesti! Persino chi ha elargito “bonifici infruttiferi” a cani e porci (mi perdonino gli animali per l’offensivo paragone) oggi esclama indignato: Basta con questi professionisti della politica!
      PROFESSIONISTI??? – Vogliamo scherzare spero!!! Nel mondo del lavoro il “professionista” è un individuo competente , serio, capace e moralmente ineccepibile. Almeno questo un tempo era il significato e l’accezione del termine. Una persona che dopo anni di studio intraprendeva una professione ed in questa esprimeva la propria eccellenza. Qualcuno ha il coraggio di dire che i politici attuali si possano identificare con queste caratteristiche?
      Ed allora ecco una proposta provocatoria …ma anche no!
      Istituiamo un corso universitario - non breve - di “Politica” a cui si può accedere dopo le Scuole superiori.
      Tra le discipline da studiare sicuramente Storia, Filosofia, Ecologia ed Ambiente, Economia, Etica, Finanza Pubblica, Diritto Europeo ed altro che intelletti più fini del mio possono concepire. Il corso potrebbe durare un quinquennio alla fine del quale, dopo la tesi, si diventa “Politici professionisti”.
      Vedo enormi possibilità lavorative! Sia nel pubblico che nel privato. I politici, eletti nelle elezioni, avrebbero un rapporto di lavoro subordinato ed a tempo determinato, con lo Stato. Avrebbero un proprio Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, una busta paga con un salario prestabilito, composto da paga base, contingenza, terzo elemento, ferie pagate festività soppresse, malattia e tutto quanto nel diritto. Sarebbero iscritti all’INPS ed all’INAIL e verserebbero i giusti contributi a questi Enti. Espletato il proprio mandato potrebbero essere rieletti se ben valutati dai voti ricevuti, in alternativa avrebbero l’indennità di disoccupazione per il periodo di legge terminato il quale potrebbero essere messi in mobilità, proporsi alle imprese private, oppure riqualificarsi, come i comuni mortali imparando a fare altro.
      Proposta pazza?!?! Pensiamoci un attimino. Innanzi tutto avremmo dei politici che hanno studiato e si sono preparati per fare quello che devono fare. I politici di oggi invece provengono dalle più svariate professioni.
      Avrebbero una retribuzione stabilita, chiara e verificabile. Sarebbero costretti ad operare bene per essere riconfermati. E soprattutto andrebbero in pensione a sessantacinque anni con quaranta anni di versamenti contributivi e con una pensione, non d’oro, ma sicuramente meritata. Sarebbero anche loro sotto tutela dello Statuto dei Lavoratori e dell’articolo 18. Avremmo enormi possibilità di avere una classe politica giovane, e son giovane, di certo sana e preparata nell’attuare il bene comune, il bene della “Polis” o meglio della “Res Publica”. Cosa ne pensate?!?!

      A PROPOSITO DI POLITICI - LORO NUMERO E LORO STIPENDIO- Lo avevo scritto in tempi non sospetti

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  2. Non sono d'accordo con l'abolizione del finanziamento pubblico alle testate giornalistiche. Solo che non ci dovrebbero essere figli e figliastri. Senza un finanziamento pubblico equamente distribuito diminuirebbe la libertà di stampa e di opinione perchè potrebbero scrivere solo i ricchi.
    Così come non ci si può completamente autofinanziare per fare politica, altrimenti i poveri non potrebbero far sentire la propria voce. Tutto va fatto con misura e giustizia. Dovrebbe esserci maggiore controllo e più senso morale. (risata consentita, ma amara)

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  3. Sono parzialmente d'accordo ci sono giornali che si autofinanziano...vedi IL FATTO QUOTIDIANO - oppure il RIBELLE di Massimo Fini. Esiste l'azionariato diffuso!!!

    La libertà di stampa è garantita dalla RETE!!!

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