venerdì 27 luglio 2012













Io sò Carmela

Fiore pronto per sbocciare
Germoglio all’alba
della fioritura
Farfalla che asciuga le ali
al sole in attesa di spiccare
il volo
 Io so Carmela !
 Tredici gli anni
Non più bambina
ma non ancora donna
Acerbo frutto
Succosa mela
Strappata con violenza
alle tue bambole di pezza
Costretta a giochi che fanno
solo male
Preda di mente folle
depravata pervertita
Istinto feroce d’una belva
Additata dagli sguardi
della gente
Marchiata come bestia
Emarginata
Quasi fossi tu la peccatrice
 Io sò Carmela!
 Troppo grande il peso
Coltellate alla tua carne
i mormorii delle compagne
Solo condanna attorno
a te
Sei fuggita
Confusa sbandata seviziata
nel corpo e ancor di più
nell’anima
Nuovo dolore si aggiunge
a dolore
Violenza si somma alla
violenza
T’han trovata così
Muta drogata spaventata
Ancora una volta
Stuprata e violentata
Colpa del branco!
No! Non di animali
Gli animali difendono
i cuccioli
Non è stato un gioco
Non un brutto sogno
E’ tutto vero!
Colpa del branco!
Nessuna giustizia
Al tuo dolore
 Io sò Carmela
 E sei volata giù
Urlando la tua rabbia
Il tuo bisogno  di amore e
di rispetto
La tua disperazione
Voli lassù con gli angeli
Il tuo grido ci percuote dentro
E ci fa male
Brutta è la bestia
dell’indifferenza!
Non abbiamo saputo
Non abbiam voluto
proteggerti
Capire la tua disperazione.
Fiore reciso
Tredici gli anni!
Non più bambina
E non ancora donna!

giovedì 26 luglio 2012

Taranto ha scelto:Meglio il cancro che perdere il lavoro

http://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2012/07/26/ilva-tutti-dalla-parte-del-cancro-governosindacatocitta-difendono-i-veleni/

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nocensura.com: Il ponte sullo Stretto non sarà realizzato: ma con...: Nonostante le dichiarazioni d i diversi esponenti del governo, a cominciare dal ministro competente Passera, che hanno affermato come il pr...

Temporale

 Temporale

Canicola umida e afosa
per tutta la mattina.
Vampe si levan dall’asfalto
Tremolanti indefinite
le figure all’orizzonte.
Vento improvviso impetuoso
irruente
Bagliori fulminei incendiano
nuvole biancogrigie
nate dal sudore della terra
che fatica a sostenerci tutti.
Volti straziati di fantasmi
Filtra il sole di un istante
Nebbia di luce si spande
e subito si spegne.
Fulmini violenti stracciano
questo foglio di cielo
Rombi fragorosi emettono
le nubi battendosi tra loro.
Di nero piombo si riveste
il soffitto della terra
Rami d’alberi si scuotono
al vento come braccia
impaurite
Silenzio immobile
Si fermano i rumori
Temporale !
Inizia lentamente
Prende consistenza
Scroscia con più forza
Diluvia
S’abbatte con veemenza
Lava le strade segnate
dall’uomo
Placa l’arsura dei campi
Bagna di freddo energico
le ossa
E’ forte è intenso è breve
Sole nuovamente
Si accordano i colori
Poi l’arcobaleno!
Ponte di nuova pace
tra natura e operai
della Terra





mercoledì 25 luglio 2012

http://www.coscienzeinrete.net/ecologia/item/733-la-terra-non-basta-piu-per-sostenere-i-consumi-odierni-ci-vuole-un-pianeta-e-mezzo-secondo-il-wwf

Vandana Shiva ai giovani italiani: occupate la terra così come occupate le piazze! - Terra Nuova

Vandana Shiva ai giovani italiani: occupate la terra così come occupate le piazze! - Terra Nuova

Contaminazioni


Contaminazioni

Danzano i colori
nell’affresco della vita.
In cerchio come a fare
girotondo
Ballano e si cambiano
di posto
in eterno madrigale
Si toccano si sfiorano
si carezzano e dolcemente
si confondono
Ad ogni tatto aumentano
in bellezza e quantità
ad ogni incontro si
contaminano in nuove
creature
Miliardi di miliardi
di possibilità
Rossi tramonti
Albe dorate
Nere tempeste e gialli
campi di grano
Prati verdi e cieli azzurri
Sterminati oceani di blu
Ancora la natura c’è maestra
Amalgama ogni singolo
in nuove sfumature
Acquerello perpetuo di
universo sempre in
divenire
Contaminiamoci!
Bianchi gialli neri rossi
Uniamo il meglio
delle nostre unicità
l’intelletto  la cultura
le differenti civiltà
Contagiamoci in nuova
umana realtà
Abbassate le difese
Superate le paure
Lasciamoci irradiare
dalle diversità
Ecce Homo Novus
Nasce un uomo nuovo
destinato a nuove imprese
Altri mondi abiterà
Colore, sintesi, genetica
espressione delle nostre
umanità

Il Cerchio

Amo il cerchio.
Per me è una figura magica. Nel cerchio ogni singolo punto è contemporaneamente l'inizio e la fine della figura.
L'alfa e l'Omega; L'origine ed il termine








Non trovate che tutto ciò sia ....divino???

Oggi mi sento proprio bene

Perché Monti ha fallito

Perché Monti ha fallito

Fiore reciso!!!

http://www.articolo21.org/2012/07/io-so-carmela/

Questa è schiavitù!!!!

http://www.articolo21.org/2012/07/lavorare-nei-campi-13-ore-al-giorno-di-lavoro-un-euro-lora-al-sud-no-in-provincia-di-alessandria/

Rita Atria: “Racconto tutto a Paolo Borsellino”- Per non dimenticare

Rita Atria: “Racconto tutto a Paolo Borsellino”

domenica 22 luglio 2012

















Notte d’aprile

Un sorriso di luna si
staglia nel profondo
blu del cielo di questa
calda notte d’aprile.

Un velo di stelle
perfora il firmamento,
curiosi occhi discreti
ad osservare il mondo.

Surreale atmosfera
che scatena intense
passioni

Continue le onde del mare
penetrano la sabbia
ancora rovente
che le assorbe e
se ne imbeve

Due forme umane
rotolandosi
avvinghiate in un abbraccio
disegnano l’impronta di
un amplesso senza fine

Noi amanti senza vergogna
esplodiamo il nostro amore
persi nell’armonia dell’universo.

Monti non confonderti...Tu non sei uno Statista.Sei un BANCARIO

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2012/07/18/Spread-calo-473-_7201322.html

Una sentenza-bandiera dell'autoritarismo

http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=3556



http://casarrubea.wordpress.com/2012/07/22/la-santa-alleanza-nei-precedenti-del-caso-ingroia/#more-10568

Lettera aperta al Sig.Monti ed ai suoi Ministri







Illustrissimo Prof. Mario Monti
Signori Ministri

Ho deciso di scrivevi perché è da qualche anno che continuo a sentire parole da chi vi ha preceduto ed in ultimo anche da voi che dipingono un quadro che, sono sicuro, non rappresenta la maggioranza degli italiani.
Ci hanno ripetutamente detto che il debito pubblico italiano è così alto perché “abbiamo vissuto per lungo tempo al di sopra delle nostre possibilità”
Ci hanno dato dei “bamboccioni” che non si staccano dalle gonne della mammina per non rinunciare alle comodità!
Ultimamente ci hanno dato degli “sfigati” perché non riusciamo a laurearci entro i ventotto anni.
Lei stesso, Signor Presidente, ci ha descritti automi annoiati in quanto attaccati al “posto fisso” senza alcuna voglia di cambiare.
Qualcuno dei suoi ministri, infine, richiamando il concetto del bamboccione ci ha bollati come mammoni perché pretendiamo di trovare lavoro il più possibile vicino al proprio nucleo familiare.
Bene credo che la misura sia colma!! Non so quali siano le vostre frequentazioni in materia, ma vi assicuro che la maggior parte degli italiani, ed io tra essi, non si riconosce affatto in quanto da voi affermato.
A riprova di quanto affermo, spero di non “annoiarvi” se vi illustro brevemente la mia esperienza
1) Abbiamo vissuto per lungo tempo al di sopra delle nostre possibilità: Sono nato in una famiglia di contadini del Sud ultimo di 4 quattro figli. Mio padre, Dio l’abbia in gloria, era bracciante agricolo e mia madre (Dio abbia in gloria anche lei) casalinga. Al contrario dei miei fratelli, tutti avviati al lavoro dopo la quinta elementare, io ho potuto studiare. Per farlo, però, dopo le elementari ho dovuto andare in seminario e per pagarmi la retta sono stato “costretto” a vincere una borsa di studio che mi ha aiutato sino a tutto il Liceo. In estate, mentre altri andavano al mare, io andavo nei campi per guadagnarmi i soldi per acquistare i libri di testo. Terminato il liceo ed espletato il servizio militare ho dovuto emigrare a Milano, dove grazie a mio fratello,emigrato molto prima di me, ho potuto iniziare a lavorare. Mi sono sposato ed in controtendenza alle statistiche ho messo al mondo tre figli e sono riuscito a comprarmi una casa che ho finito di pagare nel 2011 dopo trenta anni di mutuo.
Le sembra che possa far parte di quegli italiani che “hanno vissuto al di sopra delle proprie possibilità ?”
2) Bamboccioni: Sono andato fuori di casa all’età di dieci anni e praticamente non vi sono più ritornato. Sono emigrato al nord per lavorare e, da soli, io e mia moglie, abbiamo tirato su tre bambini di cui due sono diventate madri di famiglia mentre l’ultimo ancora studia al liceo.
Le sembro uno che “non si stacca dalle gonne della mamma perché ama le comodità ? “
3) Sfigato: Questo è vero. Non mi sono laureato entro i ventotto anni; anzi non mi sono laureato affatto! Ho iniziato anche io l’Università, ma per mantenermi agli studi dovevo anche lavorare. Ed allora frequentavo la serale. Ore cinque del mattino, in piedi e andare a lavorare da Piazzale Corvetto sino a San Giuliano Milanese, per otto lunghe ore, ovviamente “in nero”. Ritorno a casa verso le diciotto; pasto veloce e via, con i mezzi al Campus, in zona Città Studi fino alle nove di sera. Alle nove, secondo lavoro, andare a lucidare i mobili in una falegnameria fino a circa le ore 01,00 ed il giorno dopo di nuovo tutto come sopre. Fino a quando il fisico non mi ha retto. Ed allora sì; è vero ho dovuto rinunciare all’università.
4) Attaccato al posto fisso: La mia vita lavorativa è un esempio di “flessibilità”. Ho lavorato in campagna, con mio padre fin da quando avevo dodici tredici anni per potermi comprare i testi scolatici. Ho fatto l’istitutore, in regola, nell’Opera Don Guanella di Bari per potermi permettere di frequentare l’università. Giunto a Milano, sempre per poter continuare gli studi, ho venduto fiori di metallo ai semafori, ho fatto l’operaio in una azienda di San Giuliano Milanese; ho lavorato come procacciatore d’affari all’INA Assicurazioni. Tutto sempre “regolarmente in nero”. Per circa 10 anni ho fatto il magazziniere alla Italwatch Seiko; in seguito ho fatto l’agente di commercio e poi l’imprenditore per circa tre anni. Ho fatto il consulente ed il co.co.co per tre anni quindi sono ritornato a fare il lavoratore dipendente per altri 11 anni. Oggi mi ritrovo ad avere 57 anni. Sono disoccupato da circa un anno poiché l’ultima azienda per cui ho lavorato è stata dichiarata “fallita” dal tribunale di Milano. E rischio di non prendere le mie competenze di fine rapporto ed il TFR. Ah, dimenticavo che nel marzo 2008, grazie al malsano ambiente nel quale lavoravo, sono stato colpito da infarto ed ho subito un intervento chirurgico collezionando 2 by-pass ed il rifacimento dell’apice del ventricolo sinistro.
Io, comunque, mi ritengo ancora fortunato perché ho la casa di proprietà ed ho ancora mia moglie che lavora!
Ed allora, tirando le somme di quanto fin qui scritto, da giorni continuo a chiedermi qual è stato il periodo della mia vita in cui “ho vissuto al di sopra delle mie possibilità?” Ho attraversato periodi in cui mi sono mancati i soldi persino per comprare un regalino alle mie bambine per Natale. Ma per fortuna erano piccoline.
In quale periodo della mia vita ho preferito stare attaccato alla mia famiglia piuttosto che cercare di realizzarmi lontano da essa?! Mi sono staccato dagli affetti familiari dopo la quinta elementare. Avrei voluto avere più tempo per vivere insieme ai miei genitori che ho perso entrambi.
Sono stato sfigato perché non mi sono laureato!? Solo una cosa mi dà dispiacere; ricordare che mio padre ci avrebbe tenuto tanto e soltanto dopo ho capito i sacrifici che anche lui ha fatto perché io potessi studiare.
In quanto alla monotonia del posto fisso, le giuro che nella mia vita lavorativa, come le ho dimostrato, non mi sono certo annoiato. Non ne ho avuto il tempo.
Per ultimo, ma non meno importante, ho sempre pagato tutte le tasse, anche quando avrei avuto la possibilità di non farlo dichiarando meno; ed ho insegnato ai miei figli a fare altrettanto.
Ma ora?!?! Ora sono in un momento difficile! . Momento che dura già da più di  un anno!
Sono convinto che la mia sia una situazione comune a molti; troppo giovane per la pensione, ma troppo vecchio per lavorare ancora. Non sono l’eccezione!! L’eccezione sono coloro hanno sempre avuto la strada spianata dall’appartenenza ai ceti abbienti, che, a prescindere dai meriti, occupano comunque posizioni di rilievo soltanto perché le caste sono autoreferenziali e si perpetuano e si tramandano i propri privilegi.
Vorrei incontrarli questi non-bamboccioni; non-sfigati che non amano la monotonia del posto fisso!
Vorrei metterli sui blocchi di partenza alle stesse condizioni dei “comuni mortali” e dire, come disse Dante: “ qui si parrà la tua nobilitate”.
Altro che articolo 18 e facilità di licenziare. Ma veramente pensate che le aziende siano così legate dall’art.18 da non poter licenziare a proprio piacimento come hanno sempre fatto!!!
Per creare nuova occupazione bisogna creare sviluppo, non rendere precario chi ancora non lo è. Bisogna che le aziende investano in formazione, in ricerca e non trasferire gli utili oltr’alpe. Bisogna rendere il lavoro sicuro e non accettare più morti sul lavoro. Bisogna capire che il lavoratore, nel lavoro, investe tutto sé stesso e non soltanto parte di “un capitale”.

Quindi non credo di avere un debito con lo Stato. E’ lo Stato che ha un debito con me!

 Non vi annoio oltre!

 Cordialmente

 Michele Giuliano
http://www.avaaz.org/it/italy_against_torture_patrizia/?copy

ISTITUIRE ANCHE IN ITALIA IL REATO DI TORTURA - FIRMATE!!!!!

sabato 21 luglio 2012

Abbracciami


Abbracciami

Questa notte sarà lunga
da attraversare
Fredda umida
Tremano le ossa
Non basta il fuoco
acceso sulla sabbia
Non basta il caldo vino
sorseggiato

Abbracciami!

Fammi sentire il calore
del tuo corpo contro il mio
Contiamo insieme
di questo cielo
che ci ammanta le  infinite
stelle
Diamo ad ognuna un nome
come a dei bambini

Stringimi!

Restiamo così noi soli
Alieni a questo mondo
Perché esso è alieno a noi
Mondo di guerra di odio
e di vendetta
Aspettiamo stretti che si
spengano le stelle
una ad una.

Sorge un nuovo sole
Nuova alba nasce
tingendosi di rosa
Ecco il nuovo giorno!
Le ultime due stelle
si spengono in fondo
agli occhi tuoi.

UNISCITI ALLA RIBELLIONE!!!!

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