lunedì 28 gennaio 2013

 

Memoria

Triste mi guarda questa sera
la luna dal suo disco di panna
Le stelle han vergogna di brillare
Il giorno è denso di dolore
e non basta da solo a raccontare
l’orrore che insani mente
hanno prodotto
Il ricordo è come il freddo
che penetra le ossa e permea
il corpo tutto quanto
Non si cancella più!
Marchio impresso a fuoco
nella mente
Passano i segni del tempo
e i numeri stampati sulla
pelle.
Lava la pioggia di gennaio
i cadaveri ammassati
dentro il fango
Abbondante neve seppellisce
vincitori e vinti sotto la coltre
di un inverno lungo come l’oblio
Nuovi fiori nasceranno
in primavera a rinnovare
la memoria degli insani gesti
Rossi papaveri d’estate
segneranno in eterno
la stagione nuova mondata
dal virus e dalla pazzia
Nuova umanità vivrà
l’armonia di campi fioriti 
e di diversi fiori insieme a
profumare nuovi giorni

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