sabato 24 novembre 2012

 
Nato in Palestina
 Non c’erano canti
di pastori né luci
di comete.
Non grotte accoglienti
e nemmeno mangiatoie
con asini e buoi.
Sono nato in  una notte
di terrore!
Partorito al tuono d’un
cannone.
Sirene di guerra, e cingoli
di carri
m’han cantato ninna nanna
ronzio solo di aeroplani
mai di api.
Ecco la mia vita!
Lunga notte di paura.
Ho imparato ad esser
ombra nella notte
spettro invisibile nel giorno.
Oggi muoio qui
E lascio il mio corpo
a nutrimento della terra
Nessuna antica profezia
distruggerà l’umanità
in questo autodidatta!
E mentre si schierano
macchine d’acciaio
per far macabra semina
di morte
Noi usiamo i nostri corpi
a formare  umano scudo
Invalicabile catena tenendoci
per mano
I nostri inni alla vita
annienteranno il delirio
di potere e l’orgia
di sangue che ottenebra
le menti!

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