venerdì 2 novembre 2012

"GRAZIE RAGAZZI"

Mi sono sempre chiesto che senso abbia festeggiare le FORZE ARMATE.  E’ molto difficile trovare una motivazione anche perché si è volutamente creata una corrispondenza fuorviante.
Forze Armate = Esercito.
Un esercito ha la sua utilità in caso di guerra, mi sembra ovvio, ed a tale scopo deve essere preparato, addestrato. Ma in un paese che ripudia la guerra come strumento di offesa della libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo (Articolo 11, Costituzione della Repubblica italiana)” che senso ha lo sfoggio in parata di uomini e tecnologie di guerra. Ancora una volta la nostra cultura contorta! Ripudiamo la guerra però spendiamo una consistente parte delle nostre risorse in acquisto di armi per farla da protagonisti.
Ho visto lo spot che in questi giorni passa in televisione per promozionare le forze armate. Non so quanti di coloro che lo hanno visto hanno notato che sfilano ragazzi e ragazze dei vari corpi d’armata, tutti sorridenti sembra tornino da una partita a pallone e poi, fateci caso, nessuno porta con se una qualsiasi arma. Quindi sono forze “disarmate” non forze armate. “Forse sarebbe giusto anche ricordare il motivo per cui si celebra il 4 novembre: la fine della prima guerra mondiale (alcuni la chiamano ancora vittoria!) che ha visto, solo tra gli italiani: 650.000 morti, 947.000 feriti, mutilati e invalidi, 600.000 prigionieri e dispersi. Forse si dovrebbero ricordare le parole di papa Benedetto XV, del 1 agosto 1917: “Questa guerra è un’inutile strage”. “Eroi per la pace o vittime della guerra”?Forse è doveroso ricordare che nella guerra, in ogni guerra, si uccide e si viene uccisi. Non è proprio una passerella o solo un’occasione per guadagnare magari qualche soldo, visto il tempo di crisi che viviamo. La guerra è sempre morte! E tra i ‘ragazzi’ che muoiono ci sono anche i 200 militari italiani che hanno perso la vita per possibile contaminazione da uranio impoverito. Perché c’è sempre un silenzio soffocante sui 2.500 militari o ex militari italiani gravemente ammalati a causa dell’uranio impoverito? E non è poi così lontano il rischio che qualcuno, piano piano, insinui l’dea che, in fondo, un modo per uscire da questa grave crisi economica c’è: una nuova grande guerra! E non sarebbe neanche una novità!” come testimoniato in recente articolo di Renato Sacco. Credo che abbiamo ben poco da festeggiare. Ci hanno sempre “venduto” che in Afghanistan i nostri “ragazzi” erano stati inviati per una missione di pace. Eppure ogni anno, la missione dell'Onu in Afghanistan ( Unama) tiene il rendiconto di quel silenzio che, da qualche tempo a questa parte, viene per lo più ignorato dai giornali, molto attenti invece, per fare un esempio, alla vittima americana numero 2.000, il cui sacrifico è del 1 ottobre scorso. La missione Onu ha calcolato che nel 2011 (il dossier è di febbraio) i morti civili in Afghanistan sono saliti da 2790 nel 2010 a 3021 nell'anno seguente. Nel 2009 erano 2412. Un trend in ascesa. Se con quel rapporto ci si vuole consolare, si può estrapolare il fatto che la maggior parte delle vittime si deve alla guerriglia e in particolare ai famigerati Ied, esplosivi più o meno rudimentali messi sul ciglio della strada e responsabili di un morto su tre (il 32% del totale). Nel 2011, le vittime dei raid aerei, per forza di cose indiscriminati (e che purtroppo adesso sono condotti anche dall'aviazione italiana), sono state 187, con un aumento del 9% rispetto all'anno prima. Un rapporto annuale sulla protezione dei civili (Annual Report on Protection of Civilians in Armed Conflict, sempre di febbraio) sostiene che solo dal 2007 al 2011 sono morti 11.864 civili. Allora mi chiedo cosa festeggiamo???
Sarebbe bello vedere tutti questi ragazzi dell’esercito far parte di quelle che io chiamo LE FORZE AMATE. Di quelle forze umane che insieme costruiscono ospedali, fanno protezione civile, proteggono l’ambiente; ci proteggono contro i soprusi dei potenti; difendono i diritti dei più deboli e  lavorano nel sociale e tutto questo senza aver bisogno di armi. Senza gli F35 senza carri armati di ultima generazione, droni e quant’altro faccia riferimento a tecniche di offesa.
I nostri “ragazzi” bisogna impiegarli bene come forze per la civiltà! Tutti i soldi spesi in inutili armamenti dovrebbero invece servire per rafforzare quelle “altre forze” che sono armate solo nel nome o per pura appartenenza. Potenziamo le “armi” a chi lotta contro la criminalità,  organizzata e non; a chi lotta contro l’evasione fiscale; alle forze per la verifica della sicurezza sui posti di lavoro; alle forze per la tutela del territorio e dell’ambiente; Impegniamo i nostri “ragazzi”  in missioni  di protezione civili e non in  false missioni che di “pace” non hanno più neppure l’alone.
Sono queste le forze a cui mi sento di dire  “GRAZIE RAGAZZI” . Non siete forze armate, ma di sicuro siete le nostre Forze Amate!!!

Ma anche questa volta non sarà così! Sarà come sempre il trionfo dell’ipocrisia, la parata dei “portatori di morte” Ecco perché io mi dissocio e come ogni anno non festeggerò! Sarò, come sempre, pronto a pregare per tutte le vite spezzate inutilmente,  sacrificate sull’altare dell’umana idiozia!.

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