martedì 23 ottobre 2012

 

L’antica torre

Salda arroccata sulla
tua collina guardi
la valle del Fortore
Un esercito d’ulivi
e lunghi filari di autoctoni
vitigni fanno corona
alla tua solitudine.
Spettatrice silenziosa
di remoti eventi
Le anime degli avi riposano
serene al tuo cospetto
Custode gelosa di segreti
e storie fantastiche d’amore
Magica aura emana dentro
te tue mura
Temuto rispetto impone
la tua vetustà
Quante volte ai piedi della
scala, nascosto al mondo e solo,
ho sfogliato il libro dei miei
sogni
Quant’altre volte, salito  
sulla tua corona, restavo
più vicino al cielo in attesa
che il mio corpo del sole facesse
indigestione.
Di notte  parlavo con le stelle
così vicine  che potevo carezzarle
con le mani
Sola e  dimenticata ti rivedo
oggi al mio ritorno.
E le mie parole non
basteranno a vincere
la polvere del tempo
che inesorabilmente ci
ricoprirà.
Possa un dì un poeta
cantare le tue lodi
e renderti immortale
per l’eternità!

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